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Circolo di Lettura sulla scuola

Verifiche, in associazione con il Movimento della Scuola, propone un "Circolo di lettura sulla scuola" in cui le insegnanti e gli insegnanti si incontrano a scadenze regolari (4-5 volte l’anno) per discutere di letture condivise, scelte insieme di volta in volta.

A lungo nel passato si è dato per scontato che essere docente significava dedicare parte del proprio tempo alla ricerca scientifica e allo studio; a lungo nel passato si è dato per scontato che essere docente significava dotarsi di una visione della scuola grazie alla quale poter partecipare al dibattito pubblico sulle politiche educative. Da qualche tempo queste due caratteristiche storicamente associate alla figura dell’insegnante si sono indebolite, ciò ci preoccupa.

Per ragioni diverse, che sarebbe utile indagare, oggi chi insegna tende a coltivare nella costruzione della propria identità professionale quasi esclusivamente le dimensioni didattico-relazionali. Si tratta di aspetti importanti del nostro mestiere, fondamentali in una scuola che si voglia inclusiva e attenta ai bisogni dei discenti, ma che a nostro parere da sole non permettono all’insegnante di acquisire fino in fondo quell’autonomia di giudizio e quella solidità riflessiva necessarie affinché l’esperienza scolastica proposta alle nuove generazioni sia di qualità, non mero atto di “addestramento” ma occasione di crescita umana innescata dal rapporto con il sapere.

Un educatore(trice) a tutto tondo non è solo un(a) buon(a) didatta, non è solo un(a) brav(a) animatore(trice), capace di instaurare relazioni feconde con i propri allievi e le proprie allieve, ma è anche persona di cultura e persona di scuola.