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Verifiche 2010, Numero 3

Questo fascicolo di Verifiche si apre con un Editoriale in cui auspichiamo una scuola capace di porre l’esercizio del pensiero critico al centro delle sue finalità. Alle pungenti note di Old Bert fanno seguito le riflessioni di Marco Leidi sul corso di storia delle religioni, che sarà sperimentato il prossimo anno scolastico in alcune sedi di scuola media. Giuliano Frigeri propone la seconda parte del bilancio sui quindi anni di attività della SUPSI e Rosario Antonio Rizzo descrive un’iniziativa didattica condotta nella scuola media di Tesserete: una mostra sul territorio e la cartografia della Capriasca.

Graziella Corti si intrattiene con Francesco Paolo Campione sulla collezione, le attività e le prospettive del Museo delle Culture di Lugano. Leonardo Zanier ci offre un testo, illustrato da un’artista anonima, scritto in occasione del vernissage dell’esposizione fotografica di Antonio Murgeri, che ha come soggetto le imbarcazioni sfasciate sulle quali gli immigrati clandestini compiono il loro viaggio della speranza.

Prende avvio con questo numero la pubblicazione di una serie di biografie di maestre ticinesi che sono state anche scrittrici, curata da Lisa Fornara e Francesca Lo Iudice. La prima concerne la figura di Erminia Macerati, mamma dell’economia domestica. Tiziano Moretti svolge alcune considerazioni sul film Agorà, nel quale è narrato il percorso biografico della filosofa alessandrina Ipazia, assassinata agli inizi del V secolo da un gruppo di fanatici cristiani. L’esperienza del padrinato, persona che in veste di amico sostituisce il padre assente, è descritta in un articolo di Mikael Krogerus, proposto e tradotto dal tedesco da Gabriella Soldini.

Roberto Salek scrive a proposito del misterioso ritrovamento del capitolo Lampi sull’Eni di Pasolini, rubato all’indomani dell’assassinio dell’autore. Nella rassegna letteraria Ignazio Gagliano recensisce il romanzo Indignazione di Philip Roth e, per i giovani lettori alla ricerca di consigli bibliografici per l’estate, proponiamo le segnalazioni di Valeria Nidola e Anna Colombo. Buona lettura e buona estate!

In questo numero

Questo fascicolo di Verifiche si apre con un Editoriale in cui auspichiamo una scuola capace di porre l’esercizio del pensiero critico al centro delle sue finalità. Alle pungenti note di Old Bert fanno seguito le riflessioni di Marco Leidi sul corso di storia delle religioni, che sarà sperimentato il prossimo anno scolastico in alcune sedi di scuola media.

Verifiche32010Giuliano Frigeri propone la seconda parte del bilancio sui quindi anni di attività della SUPSI e Rosario Antonio Rizzo descrive un’iniziativa didattica condotta nella scuola media di Tesserete: una mostra sul territorio e la cartografia della Capriasca.

Graziella Corti si intrattiene con Francesco Paolo Campione sulla collezione, le attività e le prospettive del Museo delle Culture di Lugano. Leonardo Zanier ci offre un testo, illustrato da un’artista anonima, scritto in occasione del vernissage dell’esposizione fotografica di Antonio Murgeri, che ha come soggetto le imbarcazioni sfasciate sulle quali gli immigrati clandestini compiono il loro viaggio della speranza.

Prende avvio con questo numero la pubblicazione di una serie di biografie di maestre ticinesi che sono state anche scrittrici, curata da Lisa Fornara e Francesca Lo Iudice. La prima concerne la figura di Erminia Macerati, mamma dell’economia domestica. Tiziano Moretti svolge alcune considerazioni sul film Agorà, nel quale è narrato il percorso biografico della filosofa alessandrina Ipazia, assassinata agli inizi del V secolo da un gruppo di fanatici cristiani. L’esperienza del padrinato, persona che in veste di amico sostituisce il padre assente, è descritta in un articolo di Mikael Krogerus, proposto e tradotto dal tedesco da Gabriella Soldini.

Roberto Salek scrive a proposito del misterioso ritrovamento del capitolo Lampi sull’Eni di Pasolini, rubato all’indomani dell’assassinio dell’autore. Nella rassegna letteraria Ignazio Gagliano recensisce il romanzo Indignazione di Philip Roth e, per i giovani lettori alla ricerca di consigli bibliografici per l’estate, proponiamo le segnalazioni di Valeria Nidola e Anna Colombo. Buona lettura e buona estate!

Editoriale: la scuola del fare

In un recente articolo1 il giornalista Orazio Martinetti nota come i termini “fare” e “concretezza” siano divenute parole sciamaniche, dotate di vita propria. In politica esiste un “partito del fare che opera per risolvere i problemi concreti” e che si contrappone al “partito della chiacchiera, la casta di chi si perde in discorsi fumosi”. Questa apologia del fare, continua Martinetti, fa breccia soprattutto tra i “ceti meno acculturati del paese, la gente ‘pratica’ che mal sopporta le élite intellettuali, distanti e spocchiose”. Così si è affermato un pensiero semplice, versione moderna del pensiero unico caro alle dittature, che si esprime con un linguaggio elementare, nega la complessità dei fenomeni e si fa un vanto di ostentare atteggiamenti antiintellettuali. La teoria (la parola) viene in tal modo contrapposta alla pratica (i fatti), con il pernicioso risultato di screditare “la riflessione critica, il pensiero che solleva dubbi e interroga, che smonta le impalcature di questo populismo culturale oggi dilagante”.

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Sommario

Le fotografie che illustrano questo fascicolo sono state messe gentilmente a disposizione dal prof. Albert Jornet dell'Istituto Materiali e Costruzioni della SUPSI. Sono immagini al microscopio ottico e a scansione di alcuni materiali da costruzione che tutti conosciamo e che generalmente consideriamo non degni di grande attenzione.

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